Interventi musicali di
Paolo Andreoli, pianoforte
Il libro
Paolo fece la scena tre volte, una meglio dell’altra, lasciando andare la voce trasportato dalla passione. Finalmente comprese perché sarebbe stato un grande Rigoletto e perché fino a quel momento la sua carriera non era mai decollata.
Un matrimonio in crisi e la più grande occasione della vita. Su queste due direttrici si inseguono inquieti i destini di Paolo e Francesca, baritono cinquateseienne e fallito lui, giovane soprano di belle speranze lei: uniti dall’amore per la musica e da un sentimento che si è fatto ogni giorno più tiepido, fino a congelarsi del tutto. O no? Se il paradiso può attendere, anche marito e moglie dovranno rimandare la risoluzione dei loro tormenti. C’è un’opera da mettere in scena, e non una qualsiasi: Il Rigoletto di Verdi, con due ruoli da protagonisti per entrambi. È il treno giusto, il più importante, l’ultimo. Ma vita e arte difficilmente possono rimanere lontane. Così, mano a mano che si calano nelle atmosfere e nelle vicende dell’opera, i sentimenti dei protagonisti arrivano a fondersi e confondersi con le grandi, intramontabili figure umane del dramma verdiano.
Gavioli si cimenta con documentata devozione e sottile ironia nella rappresentazione del variegato universo della lirica, intrecciando due storie parallele che si rincorrono su e giù dal palcoscenico.
L’autore
Claudio Gavioli è nato a Modena dove svolge la professione di medico. Da diversi anni si occupa di letteratura con all’attivo cinque romanzi e una raccolta di racconti (“Vite all’asta” 2003, “L’uomo che doveva morire” 2005, “Una degna conclusione” 2006, “Quarto tempo”2011”, “L’uomo solitario” 2013, “Nessuno mi può giudicare” 2014″). Collabora con La Gazzetta di Modena e con “Quasi rete”, blog letterario delle Gazzetta dello sport. Ha frequentato il DAMS di Bologna con indirizzo cinema e teatro. Collabora inoltre da tempo con Emilia Romagna Teatro per “aggiustare” i malanni degli attori in scena nella nostra città.