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In questo periodo in cui le scuole di danza sono impossibilitate all’attività in presenza, condiviamo il servizio Rai su Vittime del Silenzio, lo spettacolo coprodotto e allestito dalla Fondazione Teatro Comunale di Modena e che ha coinvolto le scuole di danza del territorio.

Guarda il servizio Rai sullo spettacolo

Lo spettacolo, rappresentato al Teatro Comunale Luciano Pavarotti il 25 e 26 novembre 2015, è stato prodotto a Modena in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne ed è stato frutto di una stretta sinergia fra numerose istituzioni della comunità cittadina e regionale, associate nell’educazione e nella sensibilizzazione dei giovani al teatro e a un tema fondamentale per i diritti umani e civili.
Assessorato alle pari opportunità e Memo del Comune di Modena, Centro documentazione donna di Modena, Ater, Centro Nazionale della Danza/Compagnia Aterballetto hanno collaborato alla realizzazione di un appuntamento formativo per i docenti e alla rappresentazione finale che è stata coprodotta e allestita dalla Fondazione Teatro Comunale di Modena.
Protagonisti di Vittime del Silenzio, che ha per oggetto testi di risoluzioni internazionali, letterari e casi storici di violenza sulle donne fra i quali la modenese Maria Regina Pedena, sono stati gli allievi delle scuole di danza della città coordinate dalla Federazione Nazionale Associazioni Scuole di Danza.

“Assieme a un gruppo di lavoro formato da professionisti coordinati da Arturo Cannistrà – racconta Rosanna Pasi, fondatrice e presidente della FNASD – ho ideato un progetto per avvicinare le scuole istituzionali alle grandi tematiche socialicon gli strumenti che gli insegnanti usano, vale a dire il libro e, perciò, la lettura, denominato Leggere per Ballare. Lo spettacolo Vittime del Silenzio, interpretato da giovani ballerine e ballerini delle scuole di danza modenesi, integra testi, musica e coreografie per una riflessione sulle motivazioni storico-culturali del silenzio che circonda il fenomeno della violenza sulle donne”. “Attraverso i vari linguaggi e la magia del Teatro – continua Vittorina Maestroni, presidente del Centro Documentazione Donna – si rivolge a giovani e adulti, per una riflessione formativa sugli stereotipi che ancora oggi alimentano modelli di relazione non paritaria tra gli uomini e le donne basati sulla disuguaglianza di potere nelle famiglie e nella società”.

In cosa consiste il progetto Leggere per Ballare
Il progetto parte da un testo non nato necessariamente per i bambini, ma il cui argomento possa essere inserito in un’unità didattica della scuola. I docenti della scuola istituzionale sono i mediatori culturali di un processo di avvicinamento e interazione tra saperi verbali e performativi. Individuato l’argomento insieme alle scuole che desiderano partecipare si effettuano incontri per mettere a punto piste di lavoro comuni che poi ogni scuola approfondirà con la sua didattica e coi suoi linguaggi. Il progetto si conclude a teatro dove i ragazzi assistono a uno spettacolo messo in scena dalle scuole di danza associate e realizzato da altri loro coetanei ma che riconoscono perché l’argomento è stato oggetto della loro attività curriculare.

Progetto Leggere per Ballare ®

Ideazione artistica Bianca Belvederi Bonino e Arturo Cannistrà
Regia Arturo Cannistrà
Progetto culturale e scelta testi Bianca Belvederi Bonino
Educational Performer Giulia Coliola
Musiche scelte e curate da Alessandro Baldrati
Voci recitanti Elina Nanna, Enrico Vagnini
Costumi Angela Zanfino, Francesca Vecchi, Roberta Vecchi
Coreografie Autori Vari 
Interpreti allievi delle scuole di danza di Modena
Coreutica, Da.Re.Ca., La Capriola, La Fenice, Officina Danza Studio, Sted

Il Progetto Leggere per Ballare della FNASD (Federazione Nazionale Associazioni Scuole di Danza) è oggetto di un Protocollo d’Intesa del M.I.U.R. (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e ha il patrocinio del Ministero delle Pari Opportunità.