Dedicato al tema dei rifugiati, il nuovo spettacolo del compositore e artista multimediale Yuval Avital sarà un’opera che si compone di proiezioni video, l’installazione sonora di un ‘Mobile Sound Theater’, una performance collettiva, e una partitura musicale eseguita dal vivo dal Meitar Ensemble. “Nessuna narrazione retorica o politica” promette l’artista, “ma una reazione etica ed estetica ad uno dei più grandi drammi del nostro tempo, in un’esperienza che vede cadere le barriere che dividono il concetto del ‘noi’ e ‘loro’”. Fuga Perpetua prevede infatti il coinvolgimento diretto di rifugiati, sia attraverso interviste realizzate nel Regno Unito, in Italia, in Israele e in Kenya, sia attraverso la partecipazione diretta di profughi presenti a Modena e nelle atre città dove sarà rappresentata l’opera. Il Mobile Sound Theater, sviluppato da Tychonas Michalidis del Conservatorio di Birmingham, è un sistema composto da 25 altoparlanti mobili sparsi tra le sedute del teatro per il cui materiale sonoro Avital si è avvalso anche della collaborazione dell’archivio dell’Agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite.
Avital è già conosciuto in Italia per alcune performance collettive, come Reka, presentato a Milano per il festival MiTo 2014 e commissionato dal festival di Varsavia, o Alma Mater per Expo 2015 alla Fabbrica del Vapore di Milano. In Fuga Perpetua ha convogliato anche l’esperienza di Rivers, performance sonora per una folla vocale di profughi e altoparlanti che ha inaugurato il centro Il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto a Biella nel 2015.