È un evento raro poter ascoltare nell’arco della stessa serata quattro capolavori del repertorio per pianoforte e orchestra tardoromantico. I due Concerti per pianoforte appartengono alla maturità compositiva di Liszt, la Fantasia su temi ungheresi e Totentanz sono pagine rivoluzionarie nel trattamento dello strumento solista e nella scrittura orchestrale dell’autore. Protagonisti di questo ambizioso omaggio al compositore ungherese sono quattro pianisti italiani accomunati da una solida formazione e ampia esperienza esecutiva: Marco Scolastra si misura con il funambolismo leggero della Fantasia; Marcello Mazzoni affronta l’estroverso virtuosismo del Primo Concerto; Andrea Padova si addentra nelle innovative costruzioni armoniche del Secondo Concerto; Maurizio Baglini svela quel tenebroso romanticismo di cui è impregnato Totentanz, brano articolato nella forma tipicamente lisztiana della parafrasi. Sul podio, il direttore e violinista Hakan Şensoy, chiamato a dirigere un complesso sinfonico rumeno dalla storia gloriosa come la Filarmonica di Braşov, che tra Ottocento e Novecento è stata diretta da personalità come Johannes Brahms, Richard Strauss, George Enescu, Edwin Fischer.

PROGETTO LISZT
giovedì 30 Gennaio 2020
FRANZ LISZT
Fantasia su temi popolari ungheresi S. 123
Pianoforte Marco Scolastra
Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra S. 124
Pianoforte Marcello Mazzoni
Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra S. 125
Pianoforte Andrea Padova
Totentanz – Parafrasi sul Dies Irae per pianoforte e orchestra S. 126
Pianoforte Maurizio Baglini