Nato nel sud dell’Ucraina, Sergei Polunin supera povertà, solitudine, prove e audizioni per diventare a soli 19 anni la stella più luminosa del Royal Ballet. Il documentario disegna un suo ritratto complesso e profondo, distante dall’immagine di artista scomodo e imprevedibile, in cui il nuovo Nureyev confessa i suoi dubbi sulla bellezza del successo.
Ballerino classico di origine ucraina e di fama internazionale, Sergei Polunin si è formato alla scuola coreografica di Kiev prima di completare gli studi presso la Royal Ballet School di Londra, compagnia dove nel 2010, a soli 19 anni, è stato eletto principal dancer. Come solista ospite si è esibito con le maggiori compagnie, quali quelle del Teatro Bol’šoj e della Scala di Milano, ed è attualmente artista ospite permanente del Bayerisches Staatsballet. Lo spettacolo Satori rappresenta il suo percorso di ricongiungimento fra l’amore per la danza e la passione per l’arte visiva. Nel corso di questo viaggio, il ballerino ha riunito un gruppo di artisti insieme ai quali ha creato un programma che si compone di tre parti, incluse due nuove produzioni, ed è interpretato da danzatori di fama internazionale. First Solo è una nuova creazione del coreografo Andrey Kaydanovskiy su musiche originali, interpretato da Polunin. Scriabiniana è brano di repertorio che si compone di undici parti sulle musiche del celebre compositore Aleksandr Scriabin e coreografia di Kasyan Goleizovsky, fra i padri del balletto neoclassico. La nuova creazione di Polunin, che dà il titolo allo spettacolo, è interpretata, tra altri, dal danzatore stesso accanto a Elena Solomianko.