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Sulla musica della celebre opera di Giacomo Puccini, lo spettacolo porta gli spettatori in una Cina immaginaria, dove la principessa Turandot sfida i suoi pretendenti con difficilissimi enigmi.

Turandot potrebbe essere farfalla e invece è una falena, scura e sinistra, che si muove solo di notte e che ancora non riesce a staccarsi dal suo bozzolo, è legata alla crisalide, all’idea di vendetta come fedeltà all’antenata.  L’irrompere dell’umanità è rappresentato dall’arrivo di Calaf, suo padre Timur e la schiava Liù, che porta l’amore. Il candore di Liù lascia tutti sconvolti, non è la risoluzione degli enigmi che cambia Turandot, ma il sentimento che porta in campo la schiava fedele. Questo permette lo scioglimento, e scenicamente il dissolversi dei bozzoli in scie di colori. Anche Turandot, prima stretta da fasce e drappi, si svolge, rivelando un animo colorato, il cuore della farfalla. Così il coro della platea può a sua volta esplodere, come un campo di fiori o farfalle colorate e coccinelle, coleotteri, libellule.

Opera domani - XX edizione
Progetto per la produzione di opere liriche introdotte da percorsi didattici

Libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, da Carlo Gozzi.
Musica di Giacomo Puccini (finale completato da Franco Alfano).
Ed. Casa Ricordi, Milano
Riduzione Enrico Minaglia

Interpreti Cantanti AsLiCo
Direttore Alessandro Palumbo
Regia Silvia Paoli
Scene Michele Olcese
Costumi Massimo Carlotto
Light designer Marco Alba
Videomaker Nadia Baldi

Orchestra 1813

Nuovo allestimento

Fascia d’età: 6 - 14 anni
Tecnica utilizzata: teatro musicale
Durata: 75 minuti