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Composto su commissione del teatro La Fenice di Venezia, Rigoletto debuttò nel 1851 per proseguire le sue recite senza interruzione con intramontato successo, e resta ancora oggi fra le dieci opere più rappresentate al mondo. Scritto da Verdi alla soglia dei quarant’anni e da una posizione di operista ormai pienamente affermato nei teatri italiani, Rigoletto rappresenta un momento di svolta decisivo, sia nella produzione del compositore che per le sorti del melodramma. Abbandonati i grandi temi di ordine patriottico e risorgimentale, con Rigoletto Verdi concentrò la propria attenzione sulla figura umana, aprendo una strada che proseguirà con le successive Traviata e Trovatore, tre titoli che passeranno alla storia con l’etichetta di trilogia “romantica” o “popolare”. La novità che accomuna le tre opere, e che Verdi perseguì in Rigoletto come una necessità ormai irrinunciabile del suo teatro musicale, captava lo spirito di un romanticismo europeo di matrice moderna. Nell’intenzione di mescolare i due generi della commedia e della tragedia, Verdi si entusiasmò all’idea di mettere in musica Le roi s’amuse di Victor Hugo, un dramma dove il contrasto era sottolineato in massimo grado dal fatto che il protagonista era giustappunto un buffone. Il pianto e il riso si mescolavano nella vicenda del personaggio principale.

Fabio Sparvoli ha scelto un allestimento dalle linee essenziale, un contenitore dove far risaltare le contraddizioni della figura umana così come messe in musica da Verdi. “Padre? buffone? oppresso? vendicatore? In Rigoletto c’è qualcosa di tutto ciò, ma proprio per questo non riusciamo a esaurire per intero la sua figura; è la prima creatura di Verdi completamente realizzata. È proprio questa mancanza d’identità che mi ha portato a pensare che tutto diventa un mezzo, una pratica, tesi al raggiungimento di una verità personale insita nella ‘rappresentazione attoriale’ del buffone”.

Opera in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave
ispirato al dramma Le roi s’amuse di Victor Hugo

Il Duca di Mantova Marco Ciaponi
Rigoletto Marco Caria*
Gilda Daniela Cappiello
Sparafucile Ramaz Chikviladze
Maddalena Antonella Colaianni
Il Conte di Monterone Fellipe Oliveira
Direttore David Crescenzi
Regia Fabio Sparvoli
Scene Giorgio Ricchelli
Costumi Alessio Rosati
Luci Vinicio Cheli
Maestro del Coro Stefano Colò

* Il ruolo di Rigoletto viene interpretato da Devid Cecconi a causa della temporanea indisposizione del baritono Marco Caria.  

Orchestra Filarmonica Italiana
Coro Lirico di Modena

Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Modena
Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Teatro del Giglio di Lucca

NUOVO ALLESTIMENTO