L’omaggio ad Auguste e Louis Lumière, i fratelli inventori del cinematografo, inizia da ciò che c’era prima: gli ambulanti delle ombre e i ‘maghi’ delle lanterne giravano di paese in paese a produrre meraviglie; il ‘kinetoscopio’ di Thomas Edison permetteva una visione individuale: si appoggiavano gli occhi sullo strumento e si guardavano scene fisse; o il ‘bioscopio’ di Max Skladanowsky, che per alcuni tedeschi è ancora l’inventore del cinema. Esperimenti ancora acerbi che prepararono il terreno a ciò che presto diventerà la ‘settima arte’, la forma espressiva capace di rivoluzionare per sempre il mondo della comunicazione. Lo spettacolo di Ivan Teobaldelli – parole, immagini d’epoca, fotogrammi dalle pellicole dei Lumière accompagnate dall’improvvisazione al pianoforte di Daniele Furlati – racconta la storia di quella incredibile invenzione la cui nascita ha una data precisa: era il 28 dicembre 1895, quando a Parigi, nel Salon Indien del Grand Café in Boulevard des Capucines, trentatré spettatori paganti guardarono arrivare quel fatidico treno. E fu solo l’inizio: dopo il realismo dei fratelli Lumière, abbiamo viaggiato sulla luna con i film di Georges Méliès (anche lui presente a quella prima proiezione), abbiamo ammirato le grandi dive come Asta Nielsen, l’Eleonora Duse del nord. Poi venne il sonoro, ma quella è un’altra storia.
Viaggio per voce narrante e immagini
a cura di Ivan Teobaldelli
Daniele Furlati pianoforte
Musiche originali di Daniele Furlati
Fascia d’età: dai 10 anni
Tecnica utilizzata: voce narrante, immagini, musica
Durata: 80 minuti