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Compagnia Zappalà Danza – Cultus

mercoledì 17 Gennaio 2024 - 20:30

Compagnia Zappalà Danza – Cultus

Teatro Comunale Pavarotti-Freni
mercoledì 17 Gennaio 2024 - 20:30
Programma di sala

Compagnia Zappalà Danza
CULTUS
8° tappa del progetto Transiti Humanitatis

Coreografia e regia Roberto Zappalà
Musiche David Lang – The Little Match Girl Passion e della tradizione popolare italiana
Versi William Shakespeare
Drammaturgia Nello Calabrò
Set, luci e costumi Roberto Zappalà
Copricapo Veronica Cornacchini
Acconciature, parrucche Alfredo Danese
Realizzazione costumi Majoca

Interpreti e collaborazione Giulia Berretta, Corinne Cilia, Filippo Domini, Laura Finocchiaro, Anna Forzutti, Silvia Rossi, Damiano Scavo, Erik Zarcone
Assistente alle coreografie Fernando Roldan Ferrer
Assistente produzione Federica Cincotti

Management Vittorio Stasi
Tour management Federica Cincotti
Direzione tecnica Sammy Torrisi
Direzione generale Maria Inguscio

Coproduzione Scenario Pubblico / Compagnia Zappalà Danza – Centro di Rilevante Interesse Nazionale, Fondazione Luzzati / Teatro della Tosse (Genova), Fondazione Teatro Comunale di Modena
In collaborazione con TPE Fondazione Teatro Piemonte Europa (Torino), Visavì Festival /Artisti Associati (Gorizia), Festival Armonie d’Arte (Catanzaro)
Con il sostegno di MiC Ministero della Cultura e Regione Siciliana Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo


Fotografie
Guido Mencari e Serena Nicoletti

Dopo la produzione Kristo, basata sul linguaggio del corpo che accompagna le parole, Zappalà con Cultus, ritorna prepotentemente alla sua danza ricca di contraddizioni creative, dai sapori carnali e delicati, musicali ma anche atonali, esplosivi ma anche poetici e intimi. A ispirare questa nuova creazione – dopo un inizio che mette in risalto la cura del corpo con alcuni brani di musica popolare – sono le meravigliose atmosfere dell’opera The Little Match Girl Passion di David Lang composta nel 2007 e vincitrice del premio Pulitzer nel 2008; voci che danno vita ad un lavoro di grande impatto sonoro con atmosfere sacre originariamente ispirate alla fiaba della piccola fiammiferaia di Hans Christian Andersen, e che certamente hanno un riferimento nella Passione secondo Matteo di Bach. Nella nuova creazione non si farà alcun cenno alla fiaba di Andersen, sarà la danza astratta, pura, ad essere protagonista assoluta. L’ispirazione arriva a Zappalà indirettamente anche dal capolavoro di Bach e dalla passione come sofferenza estrema che Cristo e l’uomo, ogni uomo, ogni donna, (ogni piccola fiammiferaia) porta con sé.

 

Intorno al lavoro

Cultus nasce da una necessità e da una sfida.

Roberto Zappalà in questo lavoro sente l’esigenza di un confronto tra la danza e la parola per sottolineare non solo la continuità e i punti di contatto ma anche e, soprattutto, gli strappi e le differenze; un confronto che è anche uno scontro tra due forme espressive che l’artista ha affrontato spesso nel suo percorso artistico.

La sfida – che è anche scommessa con se stesso, con la propria opera e il proprio percorso artistico – consiste nel trasformare in danza pura quello che, nella precedente creazione, era linguaggio testuale. Questa nuova creazione trasfigura una drammaturgia in danza pura e propone al contempo un viaggio coreografico. Dopo un prologo dove il verso shakespeariano è utilizzato come pura colonna sonora fonetica che accompagna l’esposizione dei singoli corpi, si procede, in un fluire coreografico incessante, nei quadri emozionali della felicità terrena – quella dell’incontro e della convivenza – e di quella estatica della resurrezione passando prima dalla sofferenza delle “torture”.

Un viaggio di varie tappe, transiti in movimento dove i corpi dei danzatori attraversano e si immergono nei vari stati dell’abbandono, della tenerezza, della gioia, dell’estasi. Della poesia.

In Cultus la fisicità della danza, il suo trascendere il referenziale, fa navigare lo spettatore in un luogo “fluido” dove perdere la cognizione del tempo e contemporaneamente sentirsi partecipi di qualcosa di appassionante, in un’unica esperienza sensoriale. I corpi dei danzatori, donne e uomini, si abbandonano ad un movimento continuo porta in scena le “passioni” dei singoli e delle moltitudini.

Usando il “mezzo” che più si addice ad una elaborazione coreografica, il corpo umano, la creazione si inserisce a pieno titolo nel progetto ‘Transiti Humanitatis’ che da molti anni caratterizza il percorso artistico di Zappalà.

Mercoledì 17 gennaio 2024 ore 11.00-13.00
LaCapriola Danza Pilates Benessere di Modena

Workshop Linguaggio MoDem

un progetto di Roberto Zappalà | tenuto da Fernando Roldan Ferrer – danzatore della Compagnia Zappalà Danza

La partecipazione è gratuita su prenotazione obbligatoria
Per info e prenotazioni rivolgersi a LaCapriola Danza Pilates Benessere
Sede Viale Leonardo da Vinci 116/c MO | tel. 059 7879506 | info@lacapriola.it | www.lacapriola.it

BIGLIETTIInteroRidottoRidotto fino a 18 anniRidotto da 19 a 27 anniRidotto da 28 a 33 anniRidotto da 65 anni in poi
Platea20,0018,006,0010,0016,0014,00
Palco di I e II ordine centrale20,0018,006,0010,0016,0014,00
Palco di I e II ordine laterale17,0015,505,508,5013,5012,00
Palco di III e IV ordine centrale17,0015,505,508,5013,5012,00
Palco di III e IV ordine laterale14,0012,505,007,0011,0010,00
Loggione7,00
Ingresso loggione6,00